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Il Testamento

Il Testamento

Senza tradire il minimo lamento,
rimango quieto e immobile a osservare
intorno a me il dolore e lo sgomento

di chi mi esorta ancora di lottare:
per quanto sappia che non c'è speranza,
non ha la forza di lasciarmi andare.

Ombre sfumate colgo nella stanza
immersa nel profumo dell'incenso,
mentre la falce, incontrastata, avanza.

Difficile riuscire a dare un senso
agli attimi finali di una vita
per chi è gravato da un dolore immenso;

per chi la Verità non ha intuita
e ancora teme la parola “fine”
pensando sia un'eterna dipartita.

Che dire loro? Che non c'è confine
che l'anima si appresti a valicare?
Che non c'è rosa che non abbia spine?

È questo il triste prezzo da pagare
per chi non ha trovato mai il coraggio
di scendere in Se Stesso, ad indagare.

Ricordo che eravamo appena a maggio
ma già l'estate si era rivelata
e la natura le rendeva omaggio.

La pelle già appariva colorata
e il clima caldo fino a tarda sera
mi accompagnava in qualche passeggiata.

Estate, autunno, inverno, primavera...
eppure un anno, dopo tre stagioni,
la quarta ci farà sua prigioniera!

Sapessimo di viver le emozioni
di un'ultima stagione che viviamo,
saremmo ancora schiavi di ambizioni?

Non c'è destino, fortunato o gramo:
la vita è un uccellino chiuso in gabbia,
la morte giunge grazie al suo richiamo!

Da molto tempo ho spento la mia rabbia
per tutto ciò che un dì dovrà finire,
come clessidra che non ha più sabbia.

Ma non mi è stato facile intuire
che questa vita è figlia di un inganno
che un giorno o l'altro ci farà morire.

Perdonali, non sanno cosa fanno
coloro i quali sono indaffarati
nel far progetti, anno dopo anno.

La vita li ha ghermiti, li ha plagiati.
Come un messaggio dentro la bottiglia,
nei loro corpi li ha identificati.

Non godono di tanta meraviglia:
nel Tutto è l'Uno e Tutto è nel Nuomeno.
Il mare è dentro o fuori la conchiglia?

“Di certe cose posso farne a meno!”
Rispondono, se citi l'Assoluto,
cambiando poi argomento in un baleno.

Un dì, la Verità giunse in mio aiuto.
Compresi: non c'è somma o divisione.
La vita è un fatto che non è avvenuto.

Sono Colui che osserva l'illusione
di un vivere creato dalla mente.
Della Coscienza, il Solo Testimone!

Vi prego, dunque, non facciate niente
di ciò che religione ha riservato
al corpo di quest'essere morente.

Che il mio vestito, questo che ho indossato
per tutti questi anni, carne ed ossa,
non venga esposto e subito cremato.

Che il mio ricordo suscitare possa
serenità, e non rabbia o tormento,
o pianti sopra il ciglio di una fossa.

Che cenere sia poi affidata al vento,
cullata, come un bimbo in altalena,
da un dolce, delicato movimento.

Ed a coloro che si danno pena
per questo “morto” che non è esistito,
vogliate fare presto luce piena

donando loro il Vero che ho intuito,
raccolto in queste innocue poesie:
è il solo scopo che abbia mai inseguito!

Jader